Tutto il cielo possibile è un libro strano, affascinante, assolutamente originale, che non bada a stravolgere la realtà pur di riuscire a descriverla in tutta la sua complessità, drammaticità e bellezza.
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FRA ME E TE, M.ERBA
Gli ingredienti ci sono tutti. Lo stile è asciutto e accattivante. I capitoli sono corti ed efficaci.

UN CALCIO IN BOCCA FA MIRACOLI, M.PRESTA
Un concentrato di terza età viperosa e acida.
Un frullato di anzianità venuta su male e scorretta.

DIVORARE IL CIELO, P.GIORDANO
Divorare il cielo: quale slogan può interpretare meglio l’impeto adolescenziale, la forza generatrice e dirompente che dà vita ad un giovane, pronto a buttarsi nell’infinito cosmo esistenziale .

IL LIBRO DI CHARLOTTE, R.J.PALACIO
Forse il più debole libro della trilogia di Wonder. Ma non per questo Il libro di Charlotte risulta meno affascinante: certo ha il fascino di uno squarcio di vita femmminile di prima media.
Charlotte è simpatica, buffa, superficiale ma non per questo banale. Anzi, la sua superficialità emerge in tutta la sua leggerezza, proprio perchè è una ragazzina di prima media! Non bisogna dimenticarlo questo fatto, leggendo vicende magari semplici, troppo semplici per un palato adulto. Al contrario questa superficialità è da studiare, imparare, scoprire in tutta la sua vaghezza.
È incredibile come i sentimenti cambino, le amicizie nascano, muoiano e risorgano nel giro di poco tempo. È stupefaciente vedere di cosa sono capaci ragazzine così bambine ma allo stesso tempo così coraggiose. Sono imprevedibili, fragilissime e allo stesso tempo coriacee come neppure un adulto è in grado di essere a volte. Sono sì volubili, ma contemporanemente ferme come rocce sulle loro decisioni e sulle loro scelte.
Spesso vien da pensare che proprio quella superficialità, tanto stigmatizzata a volte dal mondo adulto, non sia altro che l’innocenza di fronte ad un mondo ancora tutto da scoprire. Ed il primo approccio non può che essere con la superficie delle cose, per poi scoprirne la profondità, con il tempo e con le prime semplici compagnie.
Da questo punto di vita l’autrice si mostra ancra una volta all’altezza della sua fama.
Da leggere, con un po’ di sana superficialità.

IL GIOCO, J.LONDON
Può un racconto finire male? Può una storia raccontata, inventata, scelta e pensata da un autore finire male?
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I MIRACOLI DELLA VITA. S.ZWEIG
Un quadro della Vergine con bambino, una modella ebrea e un pittore anziano cattolico. Il tutto in un’Anversa contrastata dagli scontri di religione tra protestanti e cattolici.
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ASPETTA PRIMAVERA, BANDINI! J.FANTE
John Fante strappa pezzi di cuore sempre.