IL LIBRO DI CHARLOTTE, R.J.PALACIO

Forse il più debole libro della trilogia di Wonder. Ma non per questo Il libro di Charlotte risulta meno affascinante: certo ha il fascino di uno squarcio di vita femmminile di prima media.

Charlotte è simpatica, buffa, superficiale ma non per questo banale. Anzi, la sua superficialità emerge in tutta la sua leggerezza, proprio perchè è una ragazzina di prima media! Non bisogna dimenticarlo questo fatto, leggendo vicende magari semplici, troppo semplici per un palato adulto. Al contrario questa superficialità è da studiare, imparare, scoprire in tutta la sua vaghezza.

È incredibile come i sentimenti cambino, le amicizie nascano, muoiano e risorgano nel giro di poco tempo. È stupefaciente vedere di cosa sono capaci ragazzine così bambine ma allo stesso tempo così coraggiose. Sono imprevedibili, fragilissime e allo stesso tempo coriacee come neppure un adulto è in grado di essere a volte. Sono sì volubili, ma contemporanemente ferme come rocce sulle loro decisioni e sulle loro scelte.

Spesso vien da pensare che proprio quella superficialità, tanto stigmatizzata a volte dal mondo adulto, non sia altro che l’innocenza di fronte ad un mondo ancora tutto da scoprire. Ed il primo approccio non può che essere con la superficie delle cose, per poi scoprirne la profondità, con il tempo e con le prime semplici compagnie.

Da questo punto di vita l’autrice si mostra ancra una volta all’altezza della sua fama.

Da leggere, con un po’ di sana superficialità.