Gli ingredienti ci sono tutti. Lo stile è asciutto e accattivante. I capitoli sono corti ed efficaci.
Forse il difetto principale che io ho trovato è che manca poesia. Lo so che questa è la cosa più difficile. Però se non c’è non c’è. Non c’è nel senso che il rischio è che la storia corra troppo pulita, liscia, senza inciampi. Senza mostrare i denti, come un adolescente invece mostra, in continuo.
Per il resto è un libro che si legge bene.
Forse fin troppo.
Manca quel qualcosa di ruvido, di stressante, di polveroso che la vita forse è in grado di aggiungere.
La vita drammatica non manca, ma non per questo la storia diventa drammatica.
Chiara ed Edoardo si dibattono in un’esistenza troppo stretta per la loro età e affrontano tutti i problemi adolescenziali più veri e reali, compiendo una parabola strettamente personale e profonda. Forse fin troppo perfetta.