Un concentrato di terza età viperosa e acida.
Un frullato di anzianità venuta su male e scorretta.
Vite al tramonto da calpestare con una certa compiacenza, senza troppi rimorsi e gentilezza.
Una sincerità che solo gli anziani possono schiaffarti in faccia, difendendosi dietro uno scudo di rughe e follia senile.
Marco Presta, con una simpatia corrosiva e corrosa, ci presenta la vita di due vecchietti completamente opposti e totalmente complementari.
Nel mentre che i due vivono un’amicizia incredibilmente desiderabile, l’esistenza scorre, con tutti i suoi drammi, carichi di fallimenti, forse oramai, irrecuperabili e incurabili. Forse. Molto forse.
Da leggere assolutamente, per scoprirsi giovani, e per alcuni forse, riscoprirsi giovani.